EDUCATION TRAINING sui 10 passi Rifiuti Zero: tutte le presentazioni del 24-25-26 marzo 2016
TARIFFA PUNTUALE, MAURIZIO GATTI, ASCIT
SPRECO ZERO, LAURA MATTEUCCI
CONSORZIO CONTARINA (TV), PAOLO CONTO’
LINDA MAGGIORI, FAMIGLIE RIFIUTI ZERO
HANDSOUTS, ENZO FAVOINO
PANI E PESCI, AMINA SANTI
DACCAPO, AMINA SANTI
SELENE, ECOPULPLAST – FRANCESCA PAOLI
MANIFATTURA MAIANO – MASSIMILIANO LUNARDI
LUCENSE, ECOPULPLAST 2 – ENRICO FONTANA
LUCENSE, ECOPULPLAST – SIMONE GIANGRANDI
LUCART – GUIDO PASQUINI
HACKING LABS – MIRKO BERNARDI
FUNGHI ESPRESSO- ANTONIO DI GIOVANNI
In Europa, non più di 100 chili di rifiuti a testa
In Europa, non più di 100 chili di rifiuti a testa
Secondo le statistiche pubblicate da Eurostat pubblicate di recente (vedi PDF allegato), ogni cittadino europeo nel 2014 ha generato 475 chilogrammi di rifiuti e di questi soltanto il 44% è stato riciclato o compostato.
Il restante 56% è finito nelle discariche (28%) oppure è stato incenerito (27%).
Zero Waste Europe (ZWE) in queste statistiche ha rilevato due trend costanti rispetto al 2013: uno scarso miglioramento in termini di rifiuti generati e il fatto che i rifiuti vengano bruciati leggermente di più (1,1%) rispetto a quelli che finiscono in discarica. Quelli riciclati sono invece diminuiti.
Tenendo questi dati in considerazione e per fare in modo di avanzare verso un’economia circolare, ZWE chiede l’adozione di obiettivi precisi riguardo ai “rifiuti residuali”.
Secondo le statistiche pubblicate da Eurostat pubblicate di recente (vedi PDF allegato), ogni cittadino europeo nel 2014 ha generato 475 chilogrammi di rifiuti e di questi soltanto il 44% è stato riciclato o compostato.
Il restante 56% è finito nelle discariche (28%) oppure è stato incenerito (27%).
Zero Waste Europe (ZWE) in queste statistiche ha rilevato due trend costanti rispetto al 2013: uno scarso miglioramento in termini di rifiuti generati e il fatto che i rifiuti vengano bruciati leggermente di più (1,1%) rispetto a quelli che finiscono in discarica. Quelli riciclati sono invece diminuiti.
Tenendo questi dati in considerazione e per fare in modo di avanzare verso un’economia circolare, ZWE chiede l’adozione di obiettivi precisi riguardo ai “rifiuti residuali”.
Dove vanno a finire i nostri rifiuti?
Facciamo colazione e subito iniziamo a produrre rifiuti: il tappo dello yogurt, il cartone del latte, i fondi di caffè. Un libro ci accompagna nel percorso che faranno un volta usciti dalle nostre case.
Quanti rifiuti produciamo in un giorno? Circa un chilo e mezzo. E dove vanno a finire?
Lo spiegano Mario Grosso (ingegnere ambientale e professore al Politecnico di Milano) e Maria Chiara Montani (giornalista, redattrice scientifica, insegnante) in un piccolo ma interessante saggio dal titolo Dove vanno a finire i nostri rifiuti? pubblicato da Zanichelli nella collana "chiavi di lettura".
Una volta c’era solo la discarica, oggi dopo la raccolta differenziata i rifiuti domestici e quelli delle imprese in Italia solo il 40% è raccolto in modo differenziato. Tutto il resto finisce nei termovalorizzatori.
Quanti rifiuti produciamo in un giorno? Circa un chilo e mezzo. E dove vanno a finire?
Lo spiegano Mario Grosso (ingegnere ambientale e professore al Politecnico di Milano) e Maria Chiara Montani (giornalista, redattrice scientifica, insegnante) in un piccolo ma interessante saggio dal titolo Dove vanno a finire i nostri rifiuti? pubblicato da Zanichelli nella collana "chiavi di lettura".
Una volta c’era solo la discarica, oggi dopo la raccolta differenziata i rifiuti domestici e quelli delle imprese in Italia solo il 40% è raccolto in modo differenziato. Tutto il resto finisce nei termovalorizzatori.
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