Ambiente, rifiuti & co: cosa ne pensano gli italiani?

Ambiente, rifiuti & co: cosa ne pensano gli italiani?


Il 28 % degli italiani ritiene che la gestione dei rifiuti sia inefficiente e sarebbe una delle cause più importanti dell'inquinamento ambientale.
Il 20% dichiara che lo spreco di risorse sia uno dei grandi problemi del "bel paese".
I temi ambientali e le problematiche connesse alla tutela e salvaguardia interessano il 35% degli italiani. 
Sono questi alcuni dati che emergono dalla ricerca Lorien Consulting (in pdf) presentata il 22 giugno scorso 2016 al Forum Rifiuti di Legambiente.
Ma in dettaglio cosa pensano gli italiani in tema di rifiuti, economia circolare, recupero di materiali e risorse, sostenibilità, impegno e responsabilità civile?

La Piattaforma delle conoscenze

E' online la Piattaforma delle conoscenze, il nuovo portale del Ministero dell'ambiente che raggruppa progetti innovativi in campo ambientale e climatico.
http://www.pdc.minambiente.it/
I progetti, corredati di schede tecniche e forniti di linee guida, verranno raggruppati in 8 settori tematici. Gli utenti potranno effettuare ricerche nel database attraverso parole chiave per temi, area geografica, programma e anno di riferimento. Uno strumento dunque di knowledge management*, che punta a valorizzare le tante esperienze virtuose realizzate in Italia, informando e coinvolgendo i soggetti istituzionali, gli operatori del territorio e gli stakeholder pubblici e privati. Una guida utile per chi, a diverso titolo, progetta nuovi interventi improntati alla sostenibilità ambientale, suggerendo gli strumenti finanziari disponibili.
Uno sforzo comunicazionale lodevole, peccato che l'icona relativa al settore dei rifiuti sia del tutto inappropriata con il tema delle "buone pratiche", cassonnetti stradali inadeguati a comunicare all'obiettivo della riduzione dei rifiuti, del riciclo, del riuso e dell'economia circolare. Vedremo poi come verranno sviluppati i vari temi e quali saranno le "buone pratiche" proposte!


* “un nuovo modo di pensare all’organizzazione e alla condivisione delle risorse intellettuali e creative di un’organizzazione”.
Il Knowledg eManagement è la disciplina che favorisce l’approccio “allacreazione, all’utilizzo, alladiffusione e alla gestione delle informazioni presenti in un’organizzazione” (AltaDireziones.r.l.,2002). Il Knowledge Management protegge i beni intellettuali dal decadimento; ricerca opportunità permigliorare le decisioni ,i servizie i prodotti, aggiungendo intelligenza, aumentando il valore e fornendo flessibilità e supporto alla creatività nella sua continua evoluzione” (BandinieCalzavara,2000)
 

Nuovo portale ministero raggruppa progetti innovativi in campo ambientale e climatico - See more at: http://www.minambiente.it/comunicati/ambiente-nasce-piattaforma-conoscenze-online-le-migliori-pratiche#sthash.iXH4bM6H.dpuf

Il contenitore da asporto della pizza

I contenitori da asporto della pizza sono uno degli imballaggi (o packaging) "a perdere" (usa e getta) di maggior quantità nella differenziazione dei rifiuti urbani di origine domestica.
Secondo un'indagine del 2014 svolta da Astra Ricerche per conto di Comieco il consumo medio di pizze da asporto è di almeno 1 volta a settimana per il 22,4% degli italiani.
Secondo l’Istituto europeo della pizza, un italiano consuma 7,6 Kg di pizza all'anno. 
Una recende indagine di ADOC ha stimato che il 60% delle famiglie italiane consumano almeno una volta la mese pizza da asporto a domicilio e il 25% almeno una volta a settimana.

Tariffometro Rifiuti

http://www.rifiutilab.it/tariffometro/default.asp?menuindex=1&area=2
Rifiuti ! lab ha creato il Tariffometro Rifiuti in cui è possibile selezionare la Regione, la Provincia e il proprio Comune di appartenenza per determinare la tariffa corrispondente alla gestione dei rifiuti in relazione sia alle utenze domestiche sia non domestiche e rispettivamente in relazione alla composizione del nucleo famigliare e alla tipologia di attività.

I Comuni possono fare la raccolta rifiuti in proprio

I Comuni possono fare la raccolta rifiuti in proprio

Il 15 Marzo scorso il Consiglio di Stato ha definitivamente stabilito che i Comuni possono gestire in proprio la raccolta rifiuti senza dover affidarsi a gestioni esterne.
Si apre così una stagione in cui i Comuni con proprio personale e propri mezzi e le cosidette società "in house" (ovvero totalmente pubbliche) potranno avviare autonomamente la raccolta dei rifiuti urbani sui propri territori comunali senza più alcun tipo di speculazione gestionale.

Statistiche sui rifiuti Eurostat Dati estratti ad aprile 2015

Statistiche sui rifiuti Eurostat Dati estratti ad aprile 2015

La media europea dei rifiuti prodotti all’anno (2012) è di 475 chili procapite.
Di questi circa 135 kg (28,4%) sono stati avviati a riciclo; altri 135 Kg circa (28,4%) sono stati smaltiti in discarica; circa 129 Kg (27%) sono stati bruciati negli inceneritori; solo 76 Kg (16%) sono stati avviati a compostaggio.


Shares of packaging waste generated by weight, EU-28, 2013
Eurostat stima che il settore del packaging* influisca per 156,8 Kg/anno/procapite (33% sul totale rifiuti). La Germania ha il più alto tasso di recupero (97,7%) e il Belgio il più alto tasso di riciclaggio (78,7%), l'Italia recupera solo e ricicla solo il 58,8%; peggio di noi solo la Grecia, Cipro, Polonia, Lituania e Romania.

NB: La confezione di un prodotto è diventata a tutti gli effetti un media pubblicitario portatile e quindi parte del prodotto stesso, ampliando notevolmente la funzione primaria del packaging, che rimane sempre quella di contenere, muovere e proteggere le merci nel passaggio dal luogo della produzione a quello del consumo.

Nel periodo 2005-12 la quota di rifiuti composta da materie plastiche è aumentata dal 17,9% al 19,1%. Quella di carta e cartone è passata dal 38,6% al 40,0%. I metalli sono diminuiti dal 6,2% al 5,8%, la percentuale di vetro si è ridotta dal 21,0% al 19,9% mentre quella del legno è scesa dal 16,2% al 15,2%.

In Italia la produzione di RSU e assimilati è di 488 Kg/anno/pro-capite; la principale destinazione dei rifiuti italiani è la discarica per il 34% (166 Kg); il 28% (136,64 Kg) è stato riciclato; il 21% (102,48 Kg) incenerito; il 18% (87,84 Kg) è stato avviato a compostaggio. 

Secondo dati ISPRA, nel 2013 la percentuale di recupero degli imballaggi ha raggiunto il 77,5% contro il 96,8% del 2012 della Germania. 

Il principio del vuoto a rendere funziona in molti Paesi europei perché incentivati da contributi sia pubblici sia dei produttori, in Italia è invece scarsamente utilizzato propriao a causa di una normativa disincentivante. 
Trattamento dei rifiuti, 2012 (migliaia di tonnellate) Fonte: Eurostat
 * Packaging: definizione Eurostat "contenere, proteggere, maneggiare, consegnare e presentare una merce"; ovvero gli imballaggi primari per il trasporto e secondari per la conservazione delle merci; bottiglie di vetro, lattine di alluminio, confezioni per il cibo (monouso), pallet in legno, ma prevalentemente plastica, carta-cartone e poliaccoppiati.

Associazione Italiana per lo Sviluppo dell'Economia Circolare

http://www.aisec-economiacircolare.org/
AISEC (Associazione Italiana per lo Sviluppo dell’Economia Circolare) è un’associazione non-profit fondata nel 2015 che ha l’obiettivo di promuovere, diffondere e applicare il concetto di economia circolare sia a livello nazionale che internazionale. 
Come sancito anche dalla Commissione Europea, l’economia circolare consente di perseguire un modello di sviluppo in grado di instaurare un nuovo tipo di relazione tra produzione e consumo, un vero cambio di passo nell’integrazione tra politiche ambientali ed economiche, basato sul ciclo di vita dei prodotti e incentrato sul recupero di ogni singola e preziosa materia prima.

Per il raggiungimento dei propri fini sociali, l’Associazione svolge attività inerenti all’economia circolare nel contesto dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale d’impresa. 

Pertanto la sua missione è diventare un efficace punto di riferimento nazionale capace di fornire strumenti per favorirne crescita e consapevolezza in un ottica di miglioramento continuo e in un quadro internazionale già favorevole alla realizzazione del modello. 
A tal fine AISEC si propone come interlocutrice privilegiata nei confronti di Associazioni non italiane già attive sull’Economia Circolare, fungendo da ponte e da attivatrice di relazioni. 

http://ec.europa.eu/transparencyregister/public/consultation/displaylobbyist.do?id=291075421866-54&locale=it&indexation=true
Associazione Italiana per lo Sviluppo dell'Economia Circolare
Numero di identificazione nel Registro: 291075421866-54 Data d'iscrizione: 20/05/2016 16:44:06