C'è un buco nella Raccolta Differenziata nelle scuole di Forlì

C'è un buco nella Raccolta Differenziata nelle scuole di Forlì 
Esiste un buco, un vuoto nel sistema della Raccolta Differenziata dei rifiuti urbani. Gli ambienti scolastici sono popolati da migliaia di persone che producono rifiuti quotidiani, di cui la plastica rappresenta circa il 70%. 
Le scuole pur essendo su un territorio in cui è prevista la raccolta differenziata, non rispondono in modo adeguato a quanto viene richiesto da delibera comunale. 
Il percorso sembra fermo a metà strada.

Sarebbe inoltre utile e indispensabile poter reperire nei siti web del Comune di Forlì o in quello della Provincia atti, delibere, convenzioni attinenti alle modalità di gestione della raccolta differenziata Porta a Porta. 
Una lacuna questa che non consente la possiiblità di farsi un’idea precisa di ogni aspetto tecnico e amministrativo del progetto rifiuti.
Dall’unico documento rintracciato sul web ma riferito alla zona Foro Boario (relazione tecnico economica del 20/01/2012) si scopre che gli istituti scolastici non sono neanche menzionati fra le “Utenze Non Domestiche” quindi non si può neanche sapere se queste abbiano un regime di gestione separato.


Conai, cambiano le regole per il contributo ambientale per gli imballaggi

Conai, cambiano le regole per il contributo ambientale per gli imballaggi
Oggi il sistema funziona così: i produttori e gli utilizzatori di bottiglie, scatole e flaconi versano al Consorzio nazionale imballaggi (Conai) un contributo ambientale (Cac). 
Questo, tolti i costi di struttura, viene girato ai Comuni per sostenere le spese del servizio di raccolta differenziata, in base a un accordo quadro con l’Associazione dei Comuni italiani.